25 novembre: Per le donne, per tutte le donne (Diario di una mosca bianca)
Oggi è il 25 novembre e tutte le anime di buon cuore sognano un mondo senza violenza sulle donne.
Oggi non posso non pensare a quante storie e a quante vite dimentichiamo il 25 novembre; a quante volte, quando non è il 25 novembre, chiudiamo gli occhi e facciamo finta che non stia accadendo.
Voglio che il 25 novembre sia per le donne dimenticate e per le donne che non si sono arrese; per quelle che hanno scelto di amare qualcun altro ma anche per quelle che hanno scelto di amarsi. E voglio ricordare con voi tutti i “25 novembre” importanti per me, quelli troppo spesso dimenticati.
È il 25 novembre anche quando in strada o a scuola, si aggredisce un’amica di un colore diverso; e quando i genitori, sentendosi in “minoranza etnica”, non trovano la forza di reagire.
È il 25 novembre anche quando si resta in silenzio per difendere il proprio interesse, tacendo la violenza, tradendo chi la subisce.
È il 25 novembre anche quando si accetta la violenza degli altri e sugli altri, e si diventa complici della violenza.
È il 25 novembre anche quando accettiamo di compromettere la nostra anima, tradendo i nostri ideali.
È il novembre anche quando non si affrontano i problemi e non si guarda negli occhi la realtà; quando non vogliamo accettare come stanno le cose; quando scendiamo a compromessi.
È il 25 novembre anche quando una donna invidia un’altra donna, perché l’odio di una donna verso un’altra donna mi fa ancora più rabbia.
È il 25 novembre anche per le donne che pensano di non avere diritti.
È il 25 novembre anche e soprattutto per le ultime, per le dimenticate.
Ma c’è anche un altro 25 novembre per me, il più bello di tutti.
Il 25 novembre è il giorno in cui ho partorito la più bella opera d’arte.
È il giorno in cui è nata mia figlia Federica.
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